Acquario Fai da te in Plexiglass


Acquario Fai da te in Plexiglass

Acquario Fai da te in Plexiglass

Costruire un acquario in plexiglass in totale autonomia rappresenta motivo di orgoglio per molte persone che vogliono ottenere il meglio da un materiale flessibile e resistente come il plexiglass.

In genere, il materiale più diffuso per quel che riguarda la realizzazione di un acquario è il vetro, ma potersi avvalere di un prodotto simile che ha delle caratteristiche particolari è sicuramente un vantaggio in più.
Infatti, il plexiglass è un materiale trasparente e termoplastico, che oltre ad essere particolarmente flessibile (al pari del legno) ha la caratteristica di essere molto leggero, il chè lo rende un materiale più adatto per la realizzazione di acquari di grandi dimensioni.

I vantaggi del Plexiglass

Tra i vantaggi relativi all’utilizzo di questo materiale per la realizzazione di un acquario fai da te vi sono:

  • Il fattore economico;

  • La resistenza del materiale;

  • La leggerezza e la flessibilità del prodotto.

Per costruire un acquario fai da te in plexiglass occorrono i seguenti materiali:

  1. Lastre di plexiglass per costruire una scatola in plexiglass che ospiterà i pesci;

  2. Strumenti per il bricolage come una siringa completa di silicone;

  3. Acqua;

  4. Pesci.

Per prima cosa, occorre effettuare una breve valutazione del tipo di acquario, delle dimensioni che si vogliono ottenere, e della quantità di pesci che si intendono inserire all’interno dell’acquario: per fare questa valutazione, è importante ricordare che, in linea di massima, vanno calcolati circa 3 litri di volume per ogni pesce da 2 centimetri.

Partendo da questo importante presupposto, si potranno regolare volume e dimensioni in funzione delle proprie necessità ed esigenze.

Una volta stabilite le dimensioni dell’acquario e le modalità di costruzione dello stesso, bisogna reperire il materiale e gli strumenti adatti alla sua realizzazione: a questo proposito è importante ricordare che il plexiglass utilizzato deve avere delle caratteristiche ben precise, ovvero non deve presentare giunture e deve presentare il giusto spessore, per evitare problemi di poca resistenza ed eccessiva fragilità.

Un’informazione utile da sapere è che quando si acquista il plexiglas, occorre chiedere se nel prezzo è compreso anche il taglio delle lastre di plexiglass: infatti, si tratta di un prodotto difficile da tagliare in autonomia, pertanto, soprattutto se non si dispone di una certa esperienza, conviene chiedere che venga effettuato il taglio già in magazzino.

In alternativa, potete seguire i nostri consigli per il taglio del plexiglass in questo articolo.

acquario fai da te

Prima di incollare le lastre di plexiglass, conviene effettuare una prima prova per essere certi che le lastre combacino perfettamente tra di loro, controllando anche che non vengano lasciati spazi tra le varie superfici: infatti, questo punto è fondamentale per evitare presenza di punti deboli che potrebbero essere responsabili di rotture o perdite.

Se si rilevassero abrasioni, bisognerebbe lisciare il prodotto per ottenere una maggiore resistenza delle lastre.

Una volta effettuata la prova e stabilito che non vi sono perdite o lacune e che le lastre combaciano al 100%, si possono unire tutte le lastre di plexiglass facendo uso di una siringa riempita con il silicone o con collanti per plexiglass specifici (es. P10 o S2003).

Successivamente a questa operazione, occorre attendere un periodo di circa 12 ore, in cui l’acquario verrà posizionato all’aria aperta per essere sicuri che la colla asciughi perfettamente.

Poi, l’acquario può essere lavato con un detergente neutro; effettuata questa operazione, l’acquario fai da te sarà pronto all’uso.

Bisogna ricordare che, affinché l’acquario sia davvero resistente, occorre considerare la presenza dei seguenti fattori:

  • Impermeabilità del prodotto;

  • Atossicità del materiale utilizzato;

  • Resistenza all’usura ed alla pressione della colonna d’acqua.

Nell’utilizzo del plexiglass preferito al vetro, bisogna inoltre tenere conto del fatto che, per ottenere il massimo della resistenza, occorre fare riferimento ad uno spessore doppio rispetto al vetro.



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